Quarantine



di Luigi Furno 

L'idea operativa di "Quarantine" è quella di evocare una procedura computazionale attraverso una mimesi grafica con l'approccio formulario tipico delle scienze matematiche e, in aggiunta, è interessata ad una realizzazione dinamica e computazionale che non sia puramente sequenziale (una serie di istruzioni sempre uguali a se stesse). 

Chiaramente "Quarantine" si trova ad essere un puro gioco di distorsione ottica, una necrosi estetica della scientificità, una paralisi midollare del linguaggio che ha un non so che di balbuzia digitale. La logica di "Quarantine" è evidentemente permeata dell'ermeneutica esistenziale della Cibernetica wieneriana, quella della retroazione e della stasi omeostatica. Secondo il matematico americano Norbert Wiener, che riprende il termine nel 1948, la "Cibernetica" dovrà essere una scienza di controllo dei sistemi. 

"Quarantine" è una formula di controllo di un sistema di interfacciamento tra suono e immagini. Per lo scienziato il nostro mondo è integralmente costituito da sistemi, vivi o non-vivi, intrecciati ed in interazione. L'intera vita del Cosmo è un sistema e quest'idea darà, sul piano analitico, nelle sue estreme direzioni, vita al pensiero di Timothy Morton e la sua concettualizzazione degli "Iperoggetti", entità diffusamente distribuite nello spazio e nel tempo. Possono essere considerati come "sistemi": una società, un'economia, una rete di computer, un macchinario, una ditta, una cellula, un organismo, un cervello, un individuo, un ecosistema... Un sistema cibernetico è, in definitiva, un sistema di travaso e di scambio che può essere definito come un insieme di elementi in interazione, queste interazioni possono essere degli scambi di materia, di energia o d'informazioni che reagiscono cambiando di stato o modificando le loro azioni. La comunicazione, il segnale, l'informazione e la retroazione sono delle nozioni centrali della cibernetica e di tutti i sistemi, organismi viventi, macchinari o rete di macchinari. 


"Quarantine" è un sistema interattivo tra impulsi sonori prodotti dalla realtà analogica (voce umana, rumori casuali, suoni organizzati, modulazioni di frequenze sintetiche da synth, ultrasuoni non udibili ecc...) con una organizzazione di visualizzazioni prodotta dalla realtà digitale computerizzata secondo un preciso algoritmo generativo. 

I due elementi sono organizzati secondo un sistema di interazione che dà all'insieme delle proprietà che non possiedono gli elementi presi individualmente. Si dice allora che "Il tutto è superiore alla somma delle parti". In "Quarantine" il suono non genera il video e il video non genera il suono ma, insieme, generano un mondo che segue i dettami operativi di un suono che si moltiplica con una voce generativa di planimetrie digitali che duella con una coreografia morfica di mani/occhi/paessaggio secondo una logica responsoriale.


Suono ed elaborazioni video-grafiche a cura di Luigi Furno (.furiaLAB)






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