Coprofagia in salsa cinquestellista


di Luigi Furno

«Ecco… io sentire… ancora sentire. Ecco. Hey... pianeta Terra? Non temere noi. Essere ex-terrestri. 

Tra non molto io dipingere voi, quanto di meglio potere uno fare senza tela né colore, qualcosa che somigliare al vero rispetto a quello che essere accaduto davvero. Essere sconosciuto ex-terrestre.

Con nostra astronave-propulsione, OMEGA H10, avere attraversato lo sfintere del tempo 2015, spremere per bene noi come limoni. Sintonizzare radio in Fm 92.55 in termini di ascoltare. Ma prima vedere scritta su muro di San Giorgio la Montagna attraversare parabrezza, con raggio ottico ai nemeni arricchiti, di nostra astronave: “PAPà, TI O SEMPRE AMATO”. Qui essere parecchio ignoranti in termini di loro grammatica, ma vostro dio avere fatto così e io non potere cambiare. Ascoltare adesso radio locale». 

«Una trentina di vacche sacre marchiate a fuoco con 5 stelle sulle chiappe, emaciate in pochi giorni grazie alla chirurgia plastica dell’alleggerimento di salario, si sono viste pascolare placidamente e liberamente ieri mattina 29 ottobre nei pressi dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale Rampone di Benevento, in una sorta di corteo funebre e in pompa magna, nello strombazzo di trombe ducali e altisonanti gagliardetti portati in groppa dalle scimmiette ululanti locali.

Un insolito Di Maio in maniche di camicia e perizoma, troneggiante in groppa al suo pony, dalle sembianze precise precise del podestà locale, ha deciso di sostituire le solite abluzioni nelle acque chete teverine con un'immersione a cofaniello nel sannita Calore, in compagnia dei fedelissimi. Al suo fianco un carretto inghirlandato trainato da bardi di corte prometteva il novizio strabilio della tecnica; poi scoperto ad essere uno scafandro d'oro sigillato e foderato in tenerissimo velluto azzurro cielo, costruito con le proprie mani di seta da qualche caino locale che, tra rammendi agli strappi e ai buchi dei calzini del movimento, gruppi consiliari che dovrebbero raggrupparsi che provano a sgrupparsi ma che finiscono per ingropparsi e riprogrammazione della polarità della bussola politica nell’entroterra anziché sulle spiagge immacolate partenopee, trova il tempo per lasciare il proprio marchio di fabbrica sullo scafandro, uno smack col proprio rossetto rosso porpora. Il tutto è stato pagato con uno stralcio rapido di un assegno di quelli pesanti, grossi come un cartellone 6x3 con le facce glutee durante le elezioni. Ben 102.548.50 euro, pronti sull’unghia.

Lo scafandro, che dopo il collaudo di Di Maio è stato donato alla cittadinanza tutta, è stato utilizzato, per quanto e dato sapere, per un criptico rituale alchemico consistente nell'immersione del proprio corpo nei liquami fetidi del fiume Calore. 

Come ricorderete, giorni addietro le vacche cinquestellate avevano commissionato al loro fedelissimo F. P., competente alle defecazione nelle aiuole e alla fotorepotazione delle prostitute, un'indagine conoscitiva sulla bontà della presenza di elementi di natura fecale nelle acque del suddetto fiume. L’esperto F.P., fotografo e anche un quasi giornalista, un po' sdegnato, aveva ricordato al Sindaco come il proprio pony istituzionale avesse garantito in un decennio è più di amministrazione occulta locale la totale liberazione da qualsiasi logica depurativa delle acque. 

Durante la manifestazione una sessantina di body-guards hanno garantito la perfetta riuscita della messa in scena tenendo lontane, a revolverate, le prostitute precarie famose come pericolosissime anatre mutagene che popolano il fiume: grosse come tacchini e aggressive come rottweiler. Spremuto e spalmato fino alla feccia da cinema e letteratura fantasy, gli svariati Codici e il Santo Graal vanno definitivamente in pensione, insieme al suo lerciume di templari e principi medievali. Lo rimpiazza il nuovo rituale ermetico, usbergo contro il comunismo, simbolo che affascina e atterrisce gli appassionati di tutto il mondo: la nuotata in libertà nella merda dei propri governati; manifesta passionaccia di Di Maio; misterioso gesto sotto la cui egida, accumula potere e fama la ristretta cerchia delle vacche marchiate a 5 stelle. 

Il Sindaco di Benevento, invidioso del gesto, ha dimostrato soverchia capacità interpretativa durante lo svolgersi della manifestazione senza ritrarsi a una leggera tirata di orecchia sull'ignoranza locale nell'utilizzo del verbo ausiliare. “Ecco la legge dei precedenti, ecco l'utilità delle tradizioni ecco la storia dell'ostinato sopravvivere di antiche credenze, non mai fondate sulla terra e ora nemmeno librate nell'aria! Ecco l'ortodossia!” (Melville).

Ma passiamo ad altro.

Strano caso quello avvenuto questa notte sul raccordo autostradale di San Giorgio del Sannio. L’assessore alla Cultura del Comune di Benevento, detto anche Beautiful Hair Man, è stato arrestato perché trovato da una volante della stradale mentre con una bomboletta spray imbrattava un muro con delle scritte. Lui, si è difeso adducendo di essersi trattato solo di un obbligo politico verso la dirigenza di partito. La scritta conteneva queste parole: “PAPà, TI O SEMPRE AMATO

Anche per oggi vi salutiamo e vi ringraziamo. Continuate ad ascoltare sempre RADIO BENEVENTO MALAMENTE”.

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